L’Unione Europea è una conquista che ha qualificato la nostra vita nazionale, un traguardo raggiunto e insieme una condizione irrinunciabile per prefigurare orizzonti nuovi e migliorativi. Nell’essere straordinaria ancorché impegnativa opportunità di incontro, progettazione e fattiva collaborazione, lo scenario europeo si configura quindi luogo ideale per affrontare un tema, quello della donazione degli organi a scopo di trapianto, che è patrimonio inevitabilmente collettivo: espressione di un’etica e di una sensibilità certo declinate in modi privati e personali, è un tema che va peraltro fermamente rilanciato come condivisa istanza sociale.
A Coccaglio il 19 maggio 2019 si è svolto un incontro internazionale quale premessa per verificare la possibile costruzione di una Federazione Europea Donatori Organi (FEDO), con lo scopo di promuovere un confronto internazionale sulle problematiche della donazione di organi. Questo incontro ha visto sedere al medesimo tavolo la presidente di Aido Nazionale Flavia Petrin e la presidente di France ADOT Marie Claire Paulet, oltre a Giovanni Ravasi, presidente Aido regionale Lombardia, e a Rosaria Prandini, presidente Aido Provinciale di Brescia, la quale, insieme a Lino Lovo, presidente gruppo Aido di Coccaglio e vicepresidente vicario Aido provinciale, è stata promotrice dell’iniziativa. Dal confronto amichevole ed appassionato delle due presidenti nazionali sono emerse tutte le differenze tra le legislazioni dei rispettivi paesi e si è sottolineato come la possibilità di accedere ad un sistema di donazione internazionale potrebbe colmare quella carenza di organi che riduce la possibilità di diminuire considerevolmente il numero delle persone in lista di attesa.
L’obiettivo, che si ci auspica possa evolvere nei più concreti risultati, è quello di perseguire il percorso fondativo, immaginiamo laborioso, di una Federazione Europea Donatori Organi, che possa essere “un luogo di pensiero, di studio ed anche di promozione politica e valoriale della donazione in tutta Europa“ e presupposto di un sistema di donazione di organi europeo che superi, pur alla luce delle differenti interpretazioni religiose e culturali, le innumerevoli barriere di razze e nazioni, e configuri la donazione di organi per ciò che noi riteniamo sia: un valore precisamente universale e un gesto tanto nobile quanto quell’atto che ci ha dato la vita.
A tale fine, si sono svolti vari incontri con Angelo Patti del CSV Brescia e segretario dell’associazione Atelier Europeo, per approfondire l’esigenza e l’utilità di creare la FEDO, e a tal scopo, avviare un monitoraggio dell’attuale situazione normativa in ogni paese europeo, oltre che creare una sorta di database delle associazioni europee che si occupano di donazione, su cui basare eventuali e successive attività di ricerca e di approfondimento sul tema ed avviare il percorso fondativo della federazione.