Sono passati ormai due anni dalla nascita dell’Alleanza Brescia europea, una rete di soggetti quali istituzioni civili, rappresentanze delle imprese e dei lavoratori, Terzo settore, Università, mondo della scuola e realtà diocesane che si impegnano a condividere un progetto di “eurocontaminazione” che avvicini Brescia e i bresciani all’Europa e viceversa.
I fondatori sono davvero molti: Acli Provinciali Brescia, Anteas Brescia, Associazione Artigiani Brescia, Associazione Industriale Bresciana, Atelier europeo, Azione Cattolica Brescia, Centro Servizi per il Volontariato Brescia, Cisl Brescia-Vallecamonica, Coldiretti Brescia, Comunità Sant’Egidio Brescia, Confartigianato Brescia e Lombardia orientale, Confcooperative Brescia, Consulta Diocesana delle Aggregazioni Laicali, Forum del Terzo Settore Brescia, Legambiente Brescia, Medicus Mundi, Movimento Cristiano Lavoratori Brescia, Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale Brescia, Movimento dei Focolari Brescia, Scaip, Servizio Volontariato Internazionale, Ufficio per l’impegno Sociale della Diocesi di Brescia, Uil Brescia, Uisp Brescia, Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti Brescia, Università Cattolica del Sacro Cuore sede di Brescia, Università degli Studi di Brescia.
Ci sono state poi numerose adesioni da parte di altre realtà bresciane e di semplici cittadini.
Il primo anno è stato ricco di eventi, soprattutto nei mesi concomitanti la Festa dell’Europa. Poi sono arrivati il 2020 e il 2021, gli anni della pandemia, con tutto ciò che questo comporta in termini di restrizioni a eventi. Così Brescia europea è diventata un virtuale “amplificatore” di iniziative promosse da alcuni fondatori e “raccoglitore” di stimoli di riflessione, soprattutto attraverso la pagina Facebook.
Nonostante questa temporanea sospensione di attività, Brescia  è rimasta e deve rimanere sempre europea. Sì, perché l’attenzione verso le opportunità che l’Europa può portare nella nostra comunità, ma non solo, è ancora più alta di due anni fa. Piano d’azione per il Pilastro europeo dei diritti sociali, transizione verde e digitale, strategia europea per la disabilità, tutela dei lavoratori delle piattaforme digitali, sono i principali progetti varati dalla Commissione Europea.“Le organizzazioni dell’Economia Sociale sono una forza di trasformazione che propone una visione e un progetto per un Europa, prendendosi la responsabilità di opporsi al deterioramento di un modello economico fondato sulle diseguaglianze” (Giuseppe Guerini, presidente di CECOP-CICOPA Europa). 
Parole forti e chiare che rimandano alle elevatissime potenzialità che il progetto europeo continua ad avere, anche se per dare consistenza e stabilità ad un’economia sociale che partecipi attivamente alla costruzione di un’Europa più sociale, resiliente e inclusiva, è necessario che si adottino programmi di politica europea in almeno quattro ambiti: quello fiscale, degli investimenti, delle politiche d’impresa, dell’innovazione.
Queste tematiche sono oggetto di interesse da parte di Brescia europea e potranno diventare oggetto di approfondimenti futuri per rilanciare, speriamo in presenza, il ruolo di questa Alleanza.

Stefania Romano, Direttrice Consorzio Koinon – Socio Fondatore di Atelier Europeo

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