Nell’ambito del progetto “Europa in Valle” promosso da Fondazione Comunità Bresciana e Cassa Rurale Giudicaria Valsabbia Paganella, quest’estate cinque ragazzi provenienti dall’Alta Valsabbia sono partiti per il Portogallo carichi di entusiasmo ed aspettative.
Ecco le loro parole:
Italia, Lettonia, Polonia, Portogallo e Spagna, nazioni apparentemente lontane intellettualmente e culturalmente che, nonostante i pregiudizi, hanno saputo convivere e supportarsi a vicenda nel momento in cui alcuni giovani, rappresentanti di questi stati, sono entrati in contatto grazie ad un progetto di scambio giovanile finanziato dai fondi dell’Unione Europea.
Il progetto, della durata di una settimana, si è sviluppato da martedì 23 a martedì 30 luglio 2019 in una cittadina del Portogallo centrale di nome Soure, caratterizzata dal fatto di essere stata costruita con l’aiuto di bandi europei e distinta per il suo patrimonio culturale, di cui ne è un esempio il castello di Soure, l’unico non posizionato su un’altura in Portogallo.
Abbiamo preso parte a questo scambio giovanile insieme ad una ventina di persone, tra ragazzi e leaders, in seguito ad una selezione.
Il tema intorno al quale è stato strutturato il progetto è stato quello della libertà di espressione, una tematica attuale sulla quale è positivo essere sempre informati. Al fine di coinvolgere i ragazzi e di spronarli a sviluppare idee proprie per poi esprimerle e , i vari leaders e la coordinatrice e responsabile di questo scambio hanno adottato metodi educativi innovativi ed avvincenti, limitando lo stile della lezione frontale. Di conseguenza, con lo scopo di far capire ai ragazzi quanti aspetti il concetto di libertà di espressione può racchiudere, sono stati proposti giochi di ruolo, lavori di gruppo e, ad esempio, per presentare la situazione concernente libertà e censura all’interno delle diverse nazioni, la realizzazione di una presentazione.
La nostra partiva da una riflessione e da esempi ripresi dalla propria quotidianità, per poi virare su fatti di cronaca nazionale che mettono in discussione la validità dell’articolo 21 della Costituzione italiana.
Poiché provenienti da Paesi di lingue diverse, noi ragazzi siamo stati spronati ad esprimerci in lingua inglese e a conversare confrontandoci sui nostri stili di vita. Proprio per alimentare l’interesse verso culture e tradizioni differenti dalle proprie, i partecipanti di una data nazione avevano il compito di parlare e mostrare qualche aspetto del proprio Paese e territorio.
In particolare, il nostro team ha gestito la serata in due momenti differenti: in primo luogo abbiamo presentato con della sana ironia gli aspetti generali dell’Italia, poi abbiamo allestito un banchetto con alcuni prodotti tipici del nostro territorio, tra cui il Bagoss, radicchio dell’orso, biscotti e gallette alla farina gialla di Storo.
Di questo progetto conserveremo sempre un ricordo più che positivo: ci ha dato l’opportunità di stringere nuove amicizie e di sviluppare le nostre abilità in lingua straniera. Inoltre abbiamo passeggiato per le vie di Lisbona, visitato la città universitaria di Coimbra e costeggiato la spiaggia di Figueira da Foz, cittadina sull’oceano.
Ci teniamo a ringraziare tutte le figure professionali che ci hanno accompagnato in questo percorso: la Cassa Rurale che ha gestito i contatti con Atelier Europeo, del quale siamo particolarmente grati a Renata e Laura, che ci hanno guidato sin dal primo momento. Un grazie di cuore va anche ad Inês, la responsabile dello scambio in Portogallo, senza la quale l’organizzazione della settimana all’estero non sarebbe stata così ottimale. L’ultimo ma non meno importante ringraziamento è riservato a Nicola, il nostro team leader, che ci ha seguiti con dedizione e che, oltre ad aver partecipato attivamente e con simpatia ad ogni attività proposta, si è anche dimostrato un buon amico.
Noi siamo già pronti per la prossima avventura, a presto!
Alessia Cominotti
Laura Bazzani
Nicolò Galante