Sofia è partita ad ottobre per la Polonia, ed ora si trova a metà del suo progetto di volontariato europeo “Animator +” e con le sue parole testimonia che non sempre seguire la strada più battuta è ciò che ci rende felici:

Quando ho deciso di iniziare il percorso di volontariato europeo non sapevo bene cosa stessi facendo ma sapevo che mi avrebbe portato a una crescita e una sfida verso me stessa notevole. Finito il liceo la mia prima scelta era l’università, non tanto perché mi sentissi pronta e sapessi cosa fare ma perché era la scelta più ovvia. Ho imparato però come non sempre la scelta più semplice e scontata sia la scelta migliore.

Un giorno ho iniziato a pensare davvero a cosa mi sarebbe piaciuto fare e mi si è balenato nella mente il pensiero di andare all’estero e iniziare un percorso più autonomo. Ero davvero spaventata di uscire dalla mia zona di confort e iniziare veramente a pensare a un futuro in cui tutto era nelle mie mani, ma ho capito che questo significa crescere. Volevo iniziare a prendermi le mie responsabilità. Avevo capito che l’università non era l’unica possibilità, ma che avrei potuto veramente intraprendere un altro percorso.

Grazie ai miei genitori ho conosciuto il servizio di volontariato europeo e ho capito che era ciò che avrei davvero voluto fare. L’idea di viaggiare, incontrare nuove persone e condividere esperienze durante un’attività di volontariato, quindi sostegno della comunità, mi è sembrata fantastica fin da subito e ho iniziato a cercare il progetto più adatto a me. Mi è sempre piaciuto lavorare con i bambini e così ho scelto il progetto in Polonia.

Fatta l’intervista e organizzati i documenti e tutta la parte burocratica non restava che iniziare il viaggio.

Il mio percorso qui a Bialistok è migliorato giorno per giorno. Mi sono abitata alla convivenza con le altre ragazze a gestire i soldi e la scuola. Durante questi mesi ho imparato tantissimo e ho condiviso molte esperienze con ragazzi e ragazze provenienti da tantissimi paesi diversi. Ho imparato ad aprirmi e a credere di più in me stessa. Lavorare ogni giorno con i bambini mi rende davvero tanto felice perché mi dimostrano il loro affetto e io sono davvero contenta di poter portare loro un po’ di allegria nelle loro giornate.

Arrivata a circa metà del mio progetto sento di aver raggiunto una consapevolezza maggiore di me stessa e del lavoro con i bambini all’interno della scuola ma ciò che voglio è entrare in stretto contatto con la comunità a Bialistok. Mi piacerebbe addentrarmi nelle loro abitudini, nei loro pensieri e nelle loro attività. Per questo cercherò di organizzare qualche evento di discussione fra volontari e autoctoni in modo che ci sia uno scambio e un arricchimento da parte di entrambi. Sono davvero curiosa e pronta a mettermi maggiormente in gioco e entrare pienamente nell’attività di volontariato.

Sofia Spatola

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