Car* viaggiatori e viaggiatrici, rieccoci con un nuovo racconto del nostro Simone che ci scrive da Redon dove sta proseguendo con il suo #ESC… Buona lettura!
“Come si dice qui in Francia… coucou!
Benvenute ad un nuovo appuntamento di aggiornamento sulla mia esperienza francese 🙂
Nonostante l’arrivo dell’autunno (si, qui ha cominciato a farsi sentire il fresco), anche questo mese sono riuscito a dedicarmi una piccola dose di balfolk, ad un festival organizzato non troppo lontano dal paesotto dove sono.
Oltre a ciò, sono quasi arrivato alla conclusione dello studio/lettura dei libri di grammatica francese che avevo preso con l’obiettivo di migliorare e apprendere per bene la lingua. E quindi studio di una lingua che finisce (si fa per dire, ne ho ancora da migliorare!) che fai, non occupi quello spazio con lo studio di un’altra lingua?
Ecco spiegato in breve come con la mia coinquilina spagnola abbiamo deciso di vederci una volta a settimana per un momento di scambio italiano-spagnolo.
Ho sempre sentito dire che lo spagnolo è abbastanza facile, sarà vero?
Aspettate i prossimi aggiornamenti per saperlo hehe
Come al solito anche le gite fuori porta non mancano, e ogni tanto oltre che godermi la natura che mi circonda ne approfitto per andare anche alla ricerca di castagne o funghi. Ovviamente vado a funghi solo con le personcine che conosciuto qui e che sono in grado di riconoscerli, altrimenti bye bye esperienza in Francia e tutte cose haha
In ogni caso, sarà stata la fortuna del principiante, ma in una delle uscite fatte ho trovato quello che è senza ombra di dubbio il fungo più grande della mia collezione personale di funghi trovati. Nelle foto trovi un’immagine che dovrebbe ben mostrarne la dimensione 🙂
Come avevo accennato in qualche precedente aggiornamento, sto cercando di passare a mangiare vegano per quanto possibile.
Come sta andando? Mi diletto e faccio esperimenti, scoprendo un sacco di cose che possono funzionare come alternative agli alimenti “classici” con cui son stato cresciuto.
Per la rubrica “curiosità”, anche in questo caso lascio nella cartella foto un tentativo di omelette e waffle vegani venuti niente male (ok, unica cosa da ridefinire è l’abbronzatura del waffle, ma ci stiamo lavorando)
All’associazione dove sono il tempo passa sempre rapido e piacevolmente, segno delle belle relazioni e del buon clima che si respira. In questo meso ho potuto partecipare ad una “fresque du climat”, ovvero un workshop dove si analizzano in maniera partecipata elementi in gioco per quanto riguarda la crisi climatica, con tutte le interazioni e conseguenze del caso per poi passare, in un secondo momento, ad un’analisi e riflessione più specifica di alcune delle azioni che si possono realizzare per affrontarla.
Nel mio lavoro di tutti i giorni non mancano simpatici ritrovamenti di oggetti particolari e vintage; per chi vuole fare un tuffo nel passato – ormai lo avrete capito – appuntamento nella cartella foto.
Concludo condividendo il fatto che proprio ieri – giovedì 19 ottobre – sono ritornato dal mio secondo seminario di metà percorso. Ho potuto reincontrare alcuni dei volontari che avevo già conosciuto nel corso del primo seminario ma anche di nuovi. Il tutto è durato “solo” quattro giorni ma è stato abbastanza intenso: abbiamo alternato momenti di formazione e riflessione sugli obiettivi che ci eravamo posti per questa esperienza che stiamo vivendo ad altri in cui ci interrogavamo maggiormente sul nostro futuro e su cosa avremmo fatto al termine dei corpi europei di solidarietà.
Io qualche mezza idea ce l’ho ma – indovina – sono un po’ indeciso tra diverse strade che potrei intraprendere.
Magari ne parleremo un po’ di più nei prossimi aggiornamenti.
A presto!”
Simone