Fedro era partito a novembre per la Spagna grazie al progetto Sand Valley. Un progetto avviato nell’autunno 2022 e rivolto ai giovani abitanti della Valle Sabbia per permettere loro di vivere esperienze al di fuori dei territori della Valle.
Ma vediamo ora passo per passo l’avventura di Fedro con il volontariato Europeo!
“Non mi sarei mai aspettato di trovarmi così scombussolato al mio arrivo. Le prime due settimane son state le più difficili, le ho passate riempiendomi la testa di domande come: cosa ci facessi lì e perché lo stessi facendo. Poi ambientandomi questi dubbi si sono risolti in nuove amicizie, piccoli viaggi e tanto divertimento. L’approccio al lavoro per quanto possa sembrare strano è risultato sin da subito quasi piacevole, non pesante e anche sotto certi aspetti divertente e formativo. Col passare del tempo, ho appreso che solo mettendosi in gioco accadono le cose migliori. Ho conosciuto tantissimi volontari e tantissimi ragazzi da tutta Europa. I primi mesi sono volati e, finalmente, dopo parecchio tempo ho sentito che quello che stavo facendo aveva davvero uno scopo: scoprire posti e culture nuove e fare del bene. Il mio rientro a Burgos dopo le vacanze di Natale in Italia mi ha portato a passare molto tempo da solo, il che mi ha portato a provare un po’ di tristezza, ma mi ha anche permesso di studiare e scoprire me stesso più a fondo. Ho legato sempre di più con i miei coinquilini e gli altri volontari, così da creare un ambiente poco a poco sempre più armonioso. Gli ultimi mesi sono volati. Ho sfruttato tutti i weekend di Marzo per viaggiare per le grandi città storiche della Spagna con gli altri volontari. Siamo andati alla scoperta di Pamplona, Barcellona, Salamanca e dei Paesi Baschi! Si inizia a sentire il primo tepore della primavera e il sole è sempre più caldo. Sono infinitamente grato e felice dell’esperienza che è stata e di quel che verrà dopo!”
Ma le barriere linguistiche? Sono davvero un problema?
“Ho iniziato la mia esperienza in Spagna quasi non essendo in grado di parlare o iniziare una conversazione, potevo capire e dire alcune parole, ma nient’altro. Così mi son posto il mio obiettivo di studiare la lingua e parlare il più possibile in spagnolo, anche se a volte non riuscivo a trovare le parole per dire qualcosa, ho spinto me stesso a pensare ad un altro modo per dirlo. All’inizio, ho frequentato alcune lezioni di spagnolo in una scuola per immigrati dove ho avuto l’opportunità di parlare con persone di paesi diversi che attraversavano la stessa situazione, tutti volevamo sentirci a nostro agio a parlare in spagnolo, quindi abbiamo fatto del nostro meglio per raggiungere questo obiettivo, comunicando e condividendo le nostre culture. Il più grande aiuto l’ho ricevuto dalle persone che ho incontrato nel mio progetto, dai compagni di lavoro ai compagni di stanza. Facendo domande e lasciando che la gente mi correggesse sono riuscito a migliorare molto rapidamente, il che mi ha fatto lavorare meglio e comunicare più facilmente. In questo momento posso dire di avere un ottimo livello di spagnolo!”
E nello specifico, cosa ho potuto apprendere dal mio progetto a Burgos?
“Studiando in una scuola di migranti ho avuto l’opportunità di ascoltare molte storie di vita incredibili e di lotta contro l’ingiustizia. Questo mi ha fatto capire che anche nel nostro piccolo dobbiamo fare il possibile per rendere questo mondo più giusto. Durante questi 5 mesi ho lavorato in un orto ecologico e in diverse aree della filiera agricola. È stata una grande opportunità per saperne di più su: sovranità alimentare, sostenibilità ambientale e nutrizione a km zero. Inoltre, parlare con studenti e insegnanti del più e del meno, mi ha mostrato quanto sia importante coinvolgere le giovani generazioni nella lotta per il cambiamento climatico e lo sviluppo sostenibile, perché loro sono il futuro. Partendo ora da piccoli con alcune piccole azioni nella loro scuola e poi la loro città e il paese.”
Cosa ho imparato dal volontariato?
“In un mondo dove atti di gentilezza o di carità, se si è timidi, ti possono mettere quasi in soggezione, in imbarazzo, ho capito che siamo solo granelli di sabbia di una lunghissima spiaggia, praticamente infinita. Granelli che vengono portati in mare dalla marea e altri che vengono dolcemente lasciati a riva , così che la spiaggia non si svuoti mai. Ecco, noi piccoli granelli di sabbia siamo liberi, abbiamo libero arbitrio, siamo liberi di fare del bene o fare del male. Mi sono reso conto svolgendo volontariato che facendo del bene davvero puoi sentirti bene!”
Alla prossima avventura! – Fedro
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