Qualche settimana fa siamo stati ospiti della Pro Loco di Gianico per l’iniziativa Essere e Vivere Europeo. Abbiamo superato le barriere del distanziamento e superato i confini nazionali per trovarci in 50 dietro a uno schermo accomunati dalla voglia di condividere esperienze trascorse e di progettare nuove avventure!
Una serata ricca di interventi, di sorrisi e di parole, abbiamo ritrovato alcuni dei nostri volontari in missione – Matteo, dalla Lettonia ci ha parlato del suo progetto “Preili Free school – place for personality growth”; Fiorina, dalla Spagna ci ha fatto conoscere i sui mesi trascorsi nel progetto “Burgos Solidaria y Sostenible 2019” e Andrea ci ha raccontato cosa sta facendo in questi giorni in Polonia “Youth and the city”- e altri che sono rientrati da qualche mese –Andrea che dalla Lituania si è collegato da Bologna, dove attualmente studia, Lucrezia e Paola che hanno promosso l’evento-.
Ripercorriamo insieme la serata attraverso le parole di Paola:
“Spagna, Norvegia, Bulgaria, Lituania, Polonia e tanti altri Paesi, ma soprattutto tanti volti e tanti sorrisi che raccontano le esperienze del passato e del presente. Venerdì 6 novembre, collegati da smartphone o da computer, abbiamo trascorso la serata in viaggio grazie alle testimonianze dei giovani della grande famiglia Erasmus+. La seconda edizione dell’evento “Essere e Vivere Europeo” (la prima si era tenuta in presenza a gennaio, presso la Biblioteca Comunale di Gianico) ha riscosso successo, anche se spostata online in ottemperanza al DPCM.
Le prime a parlare sono state le ragazze dell’associazione Youmore, insieme ai giovani che sono partiti con la maglietta blu: Lucrezia, Sofia e Davide ci hanno raccontato la loro esperienza negli youth exchange, gli scambi giovanili in cui, nel corso di una settimana o poco più, si affronta un tema con tanti altri ragazzi provenienti da diversi Paesi europei. Il tutto avviene nella modalità dell’educazione non-formale con workshop, giochi e serate interculturali, così come succede nei training course, corsi di formazione che a differenza degli scambi non hanno il limite di età dei 30 anni.
Non solo racconti di training e scambi, ma anche di esperienze di mobilità giovanile più lunga. Le voci di Ibra (partito con Youmore), Fiorina, Andrea, Matteo, Andrea, e Francesca (partiti con l’associazione Atelier Europeo) ci hanno fatto scoprire da vicino che cosa significa diventare volontario EU! Il Corpo Europeo di Solidarietà è un programma che permette di prendere parte a progetti internazionali di qualche settimana o più mesi, da svolgersi in diversi campi. C’è chi presta servizio di volontariato all’interno di scuole e asili, chi collabora a programmi di sostenibilità ambientale, chi è attivo con iniziative artistiche… Le storie di questi ragazzi e ragazze, così come le call di nuovi progetti europei, si trovano anche su blog e social di CAMONEUROPE, progetto di Comunità Montana di Valle Camonica in collaborazione con il Comune di Malegno.
Ѐ importante ricordare che tutte queste opportunità sono a costo zero per il partecipante. L’Unione Europea rimborsa (in totale o entro un massimale) le spese di viaggio e copre i costi di vitto, alloggio, pocket money (per i volontari) e formazione. Non solo, ma al termine di ogni progetto viene rilasciato un certificato, lo Youth Pass, utile per il riconoscimento delle competenze acquisite. Certificato sempre più importante anche in sede di colloqui di lavoro.
Anche a livello nazionale ci sono dei progetti interessanti ai quali si può prendere parte. Un buon esempio è Ang in Radio, promosso dall’Agenzia Nazionale Giovani. Nel corso della serata abbiamo scoperto il caso di Ang inRadio #piùdiprima Ospitaletto I LOVE EU, che prevede la creazione di un’antenna di digital radio con protagonisti i giovani, le loro testimonianze e i loro sogni. Tra il pubblico erano presenti anche altri ragazzi che si impegnano per la mobilità europea, facenti riferimento a Europiamo e Oriel. Il loro collegamento è stato un po’ una sorpresa fuori scaletta e
ha significato moltissimo, perché come il mondo della youth mobility insegna, è fondamentale fare rete e offrire sempre più occasioni per i giovani!
Ringrazio di cuore la Proloco Gianico, tutti coloro che sono intervenuti e hanno partecipato a questa serata. Avremmo preferito vederci di persona, guardarci negli occhi mentre parlavamo di quanto sia fantastico esplorare il mondo, nonostante i momenti di difficoltà che fanno comunque parte del gioco e che ci consentono di crescere… catapultandoci fuori dalla nostra zona di comfort. Non vedo l’ora di poter tornare a viaggiare! Nel frattempo, possiamo continuare a immaginare il futuro attraverso i ricordi, continuando a sognare e cominciando a pianificare la nostra prossima meta. “
Paola Baiguini