Miriam,Simone, Paola e Donatello hanno concluso il corso di formazione “Back to the roots”, in Finlandia. Sono tornati con una valigia colma di ricordi incredibili, emozioni e nuove scoperte . Ci raccontano la loro avventura in questo bellissimo articolo.
“Back to the roots” è il titolo del corso di formazione che ci ha visto protagonisti per una decina di giorni a Nurmes in Finlandia. Un ritorno alle radici che ci ha fatto viaggiare fino a questo angolo di paradiso che ci ha regalato emozioni indimenticabili attraverso le tante attività di apprendimento all’aria aperta che abbiamo svolto insieme ad altri partecipanti provenienti da Cipro, Ucraina, Polonia e Finlandia.
Non ci siamo fatti mancare proprio nulla: già la prima sera, infatti, abbiamo potuto provare la sauna finlandese e tra un tuffo nel lago e l’altro abbiamo iniziato a conoscerci e a fare gruppo, riposando in attesa della camminata sotto la pioggia del giorno dopo. E così siamo partiti per un’avventura da cui siamo tornati più che fradici dove abbiamo imparato ad accendere un fuoco all’esterno e ad usare un fornellino da campeggio. Certo non è stato un pasto gourmet, a quello ci avremmo pensato noi alla cena italiana, ma ci ha scaldato e dato la carica giusta per concludere la nostra camminata. La seconda camminata non si è fatta aspettare e il giorno dopo siamo partiti alla volta del Parco Nazionale di Koli dove ci aspettava una vista mozzafiato e un incontro molto formativo con i rangers del parco che ci hanno raccontato le iniziative sostenibili che mettono in atto all’interno di questa realtà per preservare e rispettare la natura.
Nelle giornate seguenti abbiamo ascoltato altre preziose testimonianze e suggerimenti a partire dallo staff che lavora nel centro dove eravamo ospiti a Hyvarila e al centro giovanile di Nurmes dove abbiamo cucinato una torta vegana ai mirtilli, composto dei sacchetti multiuso riciclando la carta del giornale e svaligiato il negozio di seconda mano che si trova nello stesso edificio. Inoltre, abbiamo avuto a nostra volta la possibilità di presentare delle realtà e dei progetti del nostro territorio e noi abbiamo raccontato delle varie iniziative ambientali del comune di Malegno come il centro del riuso o le ecopillole, delle sfide che si possono incontrare lungo il cammino e di come poterle affrontare.
Non abbiamo solo cucinato una squisita cena italiana a base di pizza, pasta alla norma, pasta al pesto e tiramisù ma ci siamo anche cimentati nella preparazione dei tipici Karjalan Piirakat in un eco-farm dove siamo tornati ancora di più alle origini provando la sauna di un tempo, quella non elettrificata, buia e con il carbone che ti colora tutta la pelle di nero.
Dopo aver dormito una notte in una tenda tentsile, una tenda sospesa da terra legata a degli alberi, nulla poteva più fermarci e non ci siamo di certo tirati indietro davanti ad una mattinata piena di attività legate all’acqua come la canoa e la church boat, una lunga barca a remi una volta usata per raggiungere la chiesa dagli abitanti del villaggio. É stato in momenti come questo che ci siamo resi ancora più conto di quanto ognuno di noi sia fondamentale e che senza l’aiuto e la collaborazione di tutti non si può andare avanti.
Tornare a viaggiare, a incontrarsi di persona, guardarsi negli occhi e sorridersi dopo e durante questo difficile periodo è stato come prendere una boccata d’ossigeno formidabile e ringraziamo di cuore Atelier Europeo e Camoneurope per portare avanti queste iniziative e per condividerle. Uscire dalla propria zona di comfort non è semplice, come non lo è stare in piedi su una tavola da surf mentre provi per la prima volta il Paddle Surf, ma il segreto per non cadere è continuare a muoversi, chi si ferma è perduto. Ci sono tantissime opportunità per partire, in totale sicurezza, dai corsi di formazione come il nostro al corpo europeo di solidarietà come quello che stavano svolgendo tre ragazze da Spagna, Belgio e Polonia proprio a Nurmes e che hanno condiviso questa fantastica esperienza con noi. Noi abbiamo lasciato un pezzo di cuore in Finlandia e non vediamo l’ora di lasciarne altri in giro per il mondo, e tu? Che aspetti ad aprire il tuo cuore e la tua mente in un viaggio Erasmus plus?
Miriam,Simone, Paola e Donatello