Giulia ci racconta la sua esperienza di Volontariato Europeo Breve in Croazia. Dopo un primo momento di sconforto dovuto alla logistica del viaggio, ha passato 15 giorni impegnandosi nelle attività di insegnamento non formale e si è divertita riassaporando le cose semplici della vita.
Ecco le sue parole:
Mi sono imbattuta nel volontariato europeo per puro caso, un po’ per vie traverse, e nemmeno conoscevo l’opportunità che veniva fornita a noi giovani dall’Unione Europea. Era una sorta di mondo inesplorato per me, così ho iniziato a documentarmi e tenere sotto controllo i vari progetti e le numerose iniziative promosse. Volevo provare e gettarmi a capofitto in questa esperienza. Ma come tutte le prime volte, cercavo qualcosa di breve durata, conciliabile con l’università e soprattutto con i miei interessi: le lingue e l’insegnamento. All’improvviso circa ad agosto ho trovato un progetto niente male: era una short-term experience di esattamente 2 settimane, in Croazia e che mirava ad approfondire le tecniche di insegnamento non formale e l’uso dell’ inglese nelle scuole croate. Erano gli ingredienti perfetti! Così ho inviato la mia application all’associazione e dopo poco ho scoperto di essere stata accettata. Un sorriso mi si era stampato in faccia. Tutta questa carica positiva è forse svanita al momento della prenotazione voli e trasporti dove ho scoperto che sarebbe stato più complesso del previsto. La soluzione migliore era dividere il viaggio in 2 giorni e prendere 3 bus e un treno solo per il viaggio di andata. Ero bloccata. Forse in quel momento mi sono veramente chiesta se avevo fatto una scelta giusta, per la tortuosità del viaggio e perché per chi mi conosce i vari cambi/ scali e quant’altro mi disorientano da morire. Ma mi sono voluta mettere alla prova ed infatti non ne sono rimasta per niente delusa! Dopo essere arrivata (sana e salva) a Veliki Zitnik, un piccolo paesino immerso nei verdi boschi della Croazia, tutto si è trasformato. Ho iniziato un vero percorso di crescita supportato dai volontari OBC, in grado di programmare attività utili, volte alla formazione di un solido gruppo, all’apprendimento, alla capacità di ascolto e di riflessione. Ho vissuto per 15 giorni con 12 ragazzi di nazionalità greca, spagnola, lettone e slovacca ed ho capito di quanto sia bello e incredibile (soprattutto in così poco tempo) trovare ragazzi con le tue stesse aspettative e pensieri verso il futuro ma anche capaci di vivere con il sorriso il presente. Ho riassaporato le cose semplici come godersi la compagnia senza telefono appresso, il supporto dato e ricevuto o l’evening circle davanti al fuoco, rigorosamente acceso da noi dopo aver raccolto legnetti nel bosco. Ho veramente avuto la possibilità di godermi le cose semplici che si basano sulla preparazione di piatti tipici o come aiutare un’associazione del posto nella sistemazione della nuova sede o la preparazione di biglietti natalizi utili per la raccolta fondi. Oppure la progettazione e programmazione di un Family day. Non dimentichiamoci che abbiamo avuto anche a disposizione giorni liberi e un infinità di suggerimenti e consigli per visitare splendidi luoghi e respirare a pieno l’atmosfera invernale della Croazia.
Quando mi sono ritrovata alla fine del progetto mi sono veramente resa conto di quanto era stato prezioso e speciale per me, di quanto mi ero arricchita personalmente e di quante cose avevo imparato. Quindi, hvala!